Il passo Baremone, anche detto passo del Marè, è una salita poco nota e per nulla famosa. È un valico che si trova in Lombardia, esattamente in provincia di Brescia. Mette in comunicazione la Val Trompia con la Val Sabbia, entrambe in provincia di Brescia.

Da che parte si scala il Passo Baremone?

Il passo Baremone si può affrontare da due versanti: dalla Valsabbia partendo da Anfo o affrontando prima il passo Maniva per poi raggiungere il Baremone. Il Maniva si raggiunge o da Bagolino o da Collio in Val Trompia.

In questo articolo vi porterò alla scoperta della salita del Passo Baremone da Anfo, attraverso un itinerario poco frequentato ma molto panoramico e sicuramente allenante, vista la continua successione di tornanti ripidi.

Mappa del passo baremone da raggiungere in bici

Il passo Baremone (o del Marè) si trova in provincia di Brescia e si può raggiungere dalla Valsabbia o dalla Val Trompia.

Dove si trova Anfo

Anfo si trova in Valsabbia. Per raggiungere il punto di partenza ci sono due possibilità. La prima provenendo da Nord zona lago di Garda si seguono le indicazioni per la Valle di Ledro quindi per Storo dove si seguono le indicazioni per il lago di Idro. Da Milano o Venezia prendere l‘autostrada A4 uscita Brescia Est quindi imboccare la SS45bis fino a Vobarno dove si prosegue sulla SS237 fino ad Anfo.

Ecco alcuni dati riepilogativi della salita da Anfo

Per raggiungere il passo da Anfo si affrontano 11 km con pendenza media del 9,2%, massima del 12,3% e un dislivello di 1.007 m.

Partenza Anfo 412 m
Arrivo Passo Baremone 1.419 m
Lunghezza 11 km
Pendenza Media 9,3 %
Pendenza Massima 12,3 %

Consigli: il traffico veicolare è quasi del tutto assente, comunque vi consiglio di affrontare la salita al mattino e di portarvi il necessario per coprirsi durante la discesa.

altimetria della salita al passo Baremone in bici da corsa

Il passo Baremone si raggiunge da Anfo dopo 11 km al 9,3% di pendenza media. Il dislivello è di circa 1.000 m.

Consigli su come affrontare la salita al passo Baremone in bdc

Prima di intraprendere questa salita poco conosciuta ho cercato su internet del materiale per documentarmi e per poterla affrontare nel migliore dei modi.

Ho trovato alcuni siti dove riportavano la descrizione del percorso, così mi sono creato la traccia GPS per poter seguire il tracciato durante la pedalata. Per questa salita, visto il manto stradale non sempre in ottime condizioni, ho preferito usare la mia bici gravel. Giunto alla partenza della salita ho scaricato la bici e mi sono vestito. Prima di partire ho posizionato il GPS sul manubrio, ho acceso lo strumento e sono partito.

indicazioni per il passo baremone dal lago d'idro

Imboccando una stradina secondaria nei pressi di Anfo, dal lago d’Idro si raggiunge il passo Baremone.

Ho attraversato l’abitato di Anfo dove ho trovato una fontana nel centro del paese. Ho riempito la borraccia di acqua quindi mi sono immesso sulla SS237 direzione Storo/Madonna di Campiglio. Ho pedalato per circa un centinaio di metri con a destra il lago quindi ho notato sulla sinistra una strada in salita e un cartello con scritto Passo Baremone e Passo Maniva.

Ho svoltato a sinistra e ho iniziato la salita della giornata. Ho affrontato subito un tratto ripido tra alcune case quindi ho scalato alcuni tornanti il tutto immerso nel bosco e strada con pendenza costante. Proseguendo mi accorgo di salire di quota difatti controllando il GPS ho notato che la pendenza si aggira attorno al 10%.

salita nei boschi del passo baremone o del marè

Poco frequentato, il Baremone sale costante al 10% tra i boschi della Valsabbia.

Alla luce di questo dato ho proseguito agilmente cercando di affrontare la salita con calma gustandomi l’itinerario e il passo d’affrontare. Dopo circa 2,4 km dalla partenza mi sono trovato a pedalare per un tratto pianeggiante di circa 300 m, che sollievo! Continuando in alcuni punti sono riuscito a vedere il sottostante lago d’Idro.

Ho affrontato un paio di tornanti dove la pendenza si fa sentire quindi ho superato alcune casa isolate. Ho scalato il quinto tornante e quello successivo a sinistra, quindi sono entrato in una valletta. Ho proseguito costeggiando il fianco della valle e in breve tempo sono arrivato al sesto e al settimo tornante dove il panorama e l’itinerario si fanno spettacolari.

panorama del lago d'idro dal passo baremone

Dal sesto/settimo tornante e possibile godere del panorama sul lago d’Idro, anche se molti tratti continuano a essere nel bosco.

Salendo ho notato sulla sinistra, nei pressi dell’undicesima svolta, una fontanella e un’edicola sacra, quindi in agilità ho scalato cinque tornanti ripidi e in sequenza e mi sono ritrovato immerso nel bosco fitto. Agilmente ho superato il sedicesimo e, subito dopo, sono riuscito a respirare, difatti mi sono imbattuto in un tratto in leggera pendenza che attraversa il versante della montagna.

In un tornante verso sinistra sono riuscito a vedere i sottostanti tornanti appena superati e allo stesso tempo sono riuscito a scattare una foto ad un pezzettino del lago d’Idro che si intravede tra le valletta. Dopo questo tratto di bosco aperto ho ripreso a pedalare su quattro tornanti molto ripidi e vicini tra di loro intervallati da brevi tratti rettilinei utili per recuperare.

gravel bike sul passo baremone o del marè

Per questo itinerario ho preferito usare una gravel: l’asfalto in alcuni tratti è rovinato e nel ritorno sono sceso con cautela.

Ho controllato il GPS e manca poco all’arrivo, difatti dopo una lunga curva a sinistra ho trovato a sinistra il Rifugio Rosa. Sono arrivato al Passo Baremone ma purtroppo non c’è il cartello dove solitamente scatto la foto ricordo della salita fatta. Prima di scendere lungo la stessa strada ho preso uno sport gel e ho recuperato le forze: la discesa va affrontata con attenzione in quanto la strada è stretta e in alcuni casi l’asfalto non è in buone condizioni.

Passo Baremone: mappa e percorso scaricabili

La mappa del percorso Anfo-Passo Baremone (o del Marè) e la traccia GPS possono essere scaricate a questo link:

 

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A proposito dell'autore

Abito ad Arco di Trento, mecca della bici a 360°. Unisco la passione della bici al mio lavoro di cartografo e di rilevatore GPS di itinerari bici e trekking. Ho scritto due guide, una di mountain bike e l'altra di cicloturismo.