Il Monte Bondone è una bella salita che si trova in Italia, esattamente in Trentino. È famosa anche a livello europeo perché è stata inserita più volte nel Giro d’Italia.

La cima è posta a 1.650 metri sul livello del mare e l’ascesa è lunga 21,5 km, partendo da Trento.

Salita al Monte Bondone: quali sono i versanti?

Il monte Bondone può essere scalato da tre versanti. La salita più conosciuta è quella con partenza dalla città di Trento, la seconda parte dalla valle dei Laghi, esattamente da Lasino, mentre il terzo versante è dalla valle d’Adige, partendo da Aldeno.

In questo articolo vi porterò alla scoperta del Monte Bondone da Trento.

Dove si trova Trento?

Trento è il capoluogo della provincia autonoma di Trento, in Trentino-Alto Adige. Per raggiungerla si percorre l’autostrada A22, con uscita a Trento Centro. Al casello autostradale si seguono le indicazioni per il centro città.

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Il Bondone si può raggiungere in bicicletta da 3 versanti: da Aldeno, da Lasino e da Trento.

Tabella dati della salita del Monte Bondone da Trento

La salita da Trento al Monte Bondone è lunga 21,5 km e permette di superare un dislivello di 1.456 m. La strada sale regolare e senza tratti particolarmente ripidi (pendenza media 7,8%, massima 8,8%).

Partenza Trento 194 m
Arrivo Monte Bondone 1650 m
Dislivello 1.456 m
Lunghezza 21,5 km
Pendenza Media 7,8%
Pendenza Massima 8,8%

Consigli: il primo tratto, dal centro della città di Trento al bivio con la SP 85, è molto trafficato, quindi pedalate in fila indiana e mantenetevi a destra. Non si sale tanto di quota ma vi consiglio di portarvi l’abbigliamento adeguato per la discesa soprattutto se venisse affrontato in autunno o a inizio primavera.

Se voleste sapere quale tipo di abbigliamento indossare vi esorto a leggere l’articolo sui 10 consigli per pedalare in inverno.

altimetria della salita in bici da Trento al monte Bondone

La salita in bicicletta da Trento al Bondone è lunga 21,5 km e permette di superare 1.456 m di dislivello.

Consigli su come affrontare la salita del Bondone in bdc

Ho iniziato la salita del Monte Bondone partendo dalla città di Trento, esattamente dal ponte di San Lorenzo. Ho attraversato il ponte e alla rotonda ho seguito le indicazioni stradali per Madonna di Campiglio.

Ho iniziato a pedalare con calma e con rapporto agile prestando particolare attenzione al traffico in questo tratto. Dopo un pezzo rettilineo con una vista particolare sulla zona a Nord di Trento ho svoltato a sinistra, lungo la SP 85 del Monte Bondone. All’inizio della salita ho trovato una targa, che ricorda l’impresa realizzata da Charly Gaul al Giro d’Italia del 1956.

A questo punto, dopo un tratto immerso nei vigneti, sono entrato gradatamente nel bosco da cui ho proseguito, affrontando alcuni pezzi rettilinei e tornanti, con una visuale davvero suggestiva sulla città di Trento e la valle dell’Adige. Sono quindi giunto all’abitato di Sardagna, ho attraversato il paese e, sul lato destro della strada, nella piccola piazza, ho trovato una fontana.

Sono uscito dal centro abitato e mi sono ritrovato subito davanti a una ripida rampa che continuava nel bosco con alcuni tornanti. Sono salito con calma e ho affrontato un lungo e ripido rettilineo, quindi un tornante dove ho incontrato un breve pezzo in falsopiano prima della dura salita fino in località Candriai.

Mi sono fermato subito dopo il cartello, che indica la località perché, a destra della strada, ho scorto una fontana utile per riempire la borraccia. Sono dunque risalito in sella e, dopo un centinaio di metri, sono arrivato a una diramazione da dove ho proseguito per il monte Bondone.

Continuando sulla strada principale, sono giunto in prossimità di alcuni tornanti duri nel bosco prima di arrivare in località Vaneze, principale nucleo turistico nei pressi dell’ascesa.

Ho quindi ripreso e, dopo aver percorso alcuni tornanti con calma, mi sono trovato in località Norge, dove sono uscito dal bosco e ho iniziato a pedalare tra i prati. Mentre stavo salendo ho visto, alla mia sinistra, prati solcati dagli impianti di risalita; difatti il Bondone è una famosa località sciistica.

Sono contento, mancano solo 3000 metri all’arrivo. Ho proseguito con il mio passo e affrontato gli ultimi tornanti per arrivare al valico, godendomi il panorama circostante sulla Paganella, sulle Alpi Atesine e sulle Dolomiti di Brenta.

In cima ho trovato tanti ciclisti, alcuni saliti dal mio stesso versante, mentre altri dagli altri due.

due ciclisti salgono sul monte bondone in bici

La strada che porta al Bondone è molto ampia e dopo aver superato un lungo tratto nel bosco, si pedala tra verdi prati che in inverno diventano piste da sci.

Un po’ di storia: il Monte Bondone al Giro d’Italia

Per gli appassionati di ciclismo professionistico, il Monte Bondone è stato affrontato nella corsa Rosa in quattro occasioni.

La prima fu nel 1956, nella tappa Merano-Monte Bondone, vinta dal lussemburghese Charly Gaul in una giornata epica e memorabile per la terribile bufera di neve in corso. In quella frazione, oltre al successo parziale, Gaul indossò anche la maglia rosa.

Nel 1978 il Giro d’Italia arrivò in cima al Bondone nella tappa Cavalese-Monte Bondone con trionfo di Wladimiro Panizza e maglia rosa sulle spalle di Johan De Muynck.

La terza volta fu nel 1992 nella tappa Corvara in Badia-Monte Bondone, conquistata da Giorgio Furlan e maglia rosa indossata da Miguel Indurain.

L’ultima è stata infine nel 2006 durante la Rovato-Trento (Monte Bondone) con vittoria e maglia rosa a Ivan Basso.

Da segnalare che il Monte Bondone è stato anche arrivo di tappa nella 38ª edizione del Giro del Trentino, nel 2014, nella Val di Daone-Monte Bondone con successo di Mikel Landa e conquista della manifestazione da parte di Cadel Evans.

Infine, il Monte Bondone è il traguardo della granfondo “La Leggendaria Charly Gaul UCI Gran Fondo World Series” con partenza dal capoluogo trentino.

Qui sotto trovate la mappa del percorso Trento-Monte Bondone con la possibilità di scaricare la traccia Gps.

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A proposito dell'autore

Abito ad Arco di Trento, mecca della bici a 360°. Unisco la passione della bici al mio lavoro di cartografo e di rilevatore GPS di itinerari bici e trekking. Ho scritto due guide, una di mountain bike e l'altra di cicloturismo.