Il fundraising sbarca nelle granfondo. Grande successo ad Ucpycle per Ciclismi Possibili 2

“E se la fatica si trasformasse in energia positiva da regalare a chi ne ha bisogno?” Questa la domanda che mi sono fatto tante volte pedalando. La stessa con cui ho deciso di aprire la seconda serata della rassegna Ciclismi Possibili, format dedicato alle evoluzioni del ciclismo amatoriale.

“Dall’agonismo alla solidarietà”: questo il titolo della serata, tenutasi come sempre all’Upcycle Bike Café di Milano.

Tema della tavola rotunda, il personal fundraising che finalmente, anche in Italia, dopo il running, approda nel ciclismo. Ne ho parlato con Davide Cassani, CT della nazionale italiana di ciclismo, Gianluca Santilli, organizzatore di Granfondo Roma Campagnolo, Valeria Vitali, fondatrice di Rete del Dono e Serena Porcari, vicepresidente di Dynamo Camp.

Davide Cassani, CT nazionale ciclismo, Marco Pontiroli fundraiser alla Maratona Dles Dolomites, Gianluca Santilli organizzatore della Granfondo Roma.

Davide Cassani, CT nazionale ciclismo, Marco Pontiroli fundraiser alla Maratona dles Dolomites, Gianluca Santilli organizzatore della Granfondo Roma.

Assieme agli amici di Rete del Dono, abbiamo deciso di trattare un tema delicato, per certi versi difficile, ma sicuramente attuale. La raccolta fondi.
Un meccanismo che può diventare molto importante per il ciclismo amatoriale stesso, aiutandolo a cambiare pelle. Una sorta di formidabile passepartout solidale capace di scardinarlo dai meccanismi obsoleti dell’agonismo esasperato…

In fondo, non dimentichiamocelo: siamo amatori, non pro. La fatica è infatti qualcosa di magico. Da preservare. Siamo partiti da qui.

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Il suo incantesimo è forse quello di essere assolutamente gratuita. Nessuno ci paga per farla, non siamo professionisti. Eppure fare fatica regala sempre gioia, benessere, energia. Un’energia che, se accuratamente incanalata, può diventare uno straordinario volano per aiutare gli altri. Proprio su questo si basa il personal fundraising.

Davide Cassani, oggi ciclista e runner per diletto, ci ha ricordato come associando all’obiettivo sportivo quello solidale, otteniamo un risultato straordinario. Facciamo fare alla fatica un salto in avanti. Rendendola utile. Questa è stata la scelta, coraggiosa, di Granfondo Roma. Da mercoledì 8 luglio ci si iscrive infatti alla gf capitoloina solo mediante Charity Program: i ciclisti devono raccogliere almeno 250€ di donazioni su Rete del Dono e riceveranno il pettorale in omaggio e pedaleranno tra le bellezze dell’Appia antica. “ In fondo, basta trovare 20 amici che donino 25 euro” ci ricorda Santilli.

Il fundraising – ha aggiunto Valeria Vitali – è uno sport di squadra. Funziona quando le persone si sentono parte attiva di un team, coinvolte direttamente: in fondo altro non è che un’enorme colletta 2.0.

Valeria Vitali, fondatrice di Rete del Dono

Valeria Vitali, fondatrice di Rete del Dono

Un meccanismo nuovo e antico allo stesso, assolutamente diffuso all’estero: Valeria ci ha ricordato il caso di Prudential Ride London, una 2 giorni ciclistica che nel 2014 ha raccolto ben 10 milioni di sterline in beneficenza, +30% rispetto al 2013. Cifre astronomiche per noi.

Da segnalare anche il caso della della Manchester – London: organizzata da Rapha per l’associazione Ambitious about Autism e giunta alla sua seconda edizione.

Simon Mottram, CEO di Rapha, ha infatti un figlio, Oscar, affetto da autismo. E ci ha ricordato come pedalare le 220 miglia che separano Manchester da Londra sia una atto altamente simbolico: “fare per un giorno la stessa fatica che la famiglia di un bimbo autistico fa tutti i giorni”. Magia dello sport. Magia della fatica.

Elisa Belicchi, fundraiser per Dynamo Bike Challenge che ha raccontato la sua esperienza durante la serata di Ciclismi Possibili 2.

Elisa Belicchi, fundraiser per Dynamo Bike Challenge che ha raccontato la sua esperienza durante la serata di Ciclismi Possibili 2.

Infine, sono state estremamente toccanti nel corso della serata le testimonianze di due fundraiser: Elisa Belicchi e Marco Pontiroli. La prima ha raccolto fondi per Dynamo Bike Challenge, il secondo per Maratona dles Dolomites. La loro esperienza diretta ha emozionato non poco il pubblico in sala, rendendo partecipe anche chi non fa sport.

Gianluca Santilli mostra la maglia ufficiale da indossare alla Granfondo Roma 2015 che si svolgerà l'11 ottobre

Gianluca Santilli mostra la maglia ufficiale da indossare alla Granfondo Roma 2015 che si svolgerà l’11 ottobre

Perché, in fondo, come dice Cassani, “la bicicletta è quello starordinario mezzo che trasforma la fatica in emozione”. Un po’ come quei generatori di corrente che vengono alimentati solo pedalando. In fondo, di magie il nostro ciclismo ha bisogno.

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A proposito dell'autore

Classe '72, scrittore, giornalista, blogger: le sue "Confessioni di un ciclista pericoloso" sono uno dei blog più letti dai ciclisti milanesi. È stato direttore editoriale di Bike Channel, il primo canale dedicato al ciclismo in onda su Sky ed è autore di 2 libri: "Il carattere del ciclista" (Utet 2016, in uscita nel 2017 anche in Olanda) e "Ma chi te lo fa fare – Sogni e avventure di un ciclista sempre in salita" (Fabbri 2014). Socio di UpCyle, il primo bike cafè restaurant d’Italia, soffre di una dipendenza conclamata per le salite alpine sopra i 2000 metri.